lunedì 13 agosto 2012

Per i magistrati, per lo Stato

Il 23 maggio e il 19 luglio scorsi, in occasione dei venti anni dalle stragi di Capaci e Via D’Amelio, molti fra voi ci hanno scritto, ringraziandoci per il ricordo dedicato a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e agli uomini e alle donne che con loro persero la vita. Di quell’apprezzamento siamo stati particolarmente felici, forse anche perché il SIBC nacque proprio venti anni fa, per affermare valori di libertà, di legalità, di trasparenza nello svolgimento dei compiti dei servitori dello Stato, quali siamo. 

Noi riteniamo che i servitori dello Stato - come i magistrati, i politici e anche noi stessi - abbiano doveri particolari verso la collettività, specie nello svolgimento di incarichi delicati ma necessari per il Paese, che impongono loro pesanti sacrifici personali e rischi anche letali. Proprio per questo, è giusto riconoscere il nostro apprezzamento agli uomini ed alle donne che - fallibili come ciascuno di noi - dedicano la propria vita blindata alla ricerca della verità, al servizio del Paese e di ciascuno di noi, per consentire al nostro Stato di ricostruire la storia del proprio (recente) passato e guardare al futuro con la forza della credibilità.

Per questi motivi, segnaliamo un’opportuna iniziativa di raccolta firme a sostegno di magistrati particolarmente esposti nella ricerca della verità sulle stragi, che ha già registrato oltre 92.000 firme. Ciascuno potrà valutarla, come servitore dello Stato e come cittadino, seguendo questo link.

Chi volesse leggere il discorso pronunciato lo scorso 19 luglio da Roberto Scarpinato, magistrato della Procura di Caltanissetta, in onore di Paolo Borsellino, può cliccare qui.