Al dott. Ignazio Visco
Governatore della Banca d’Italia
via Nazionale, 91
ROMA
e p.c. al Funzionario Generale dell’Area Vigilanza
Illustre Governatore,
in questi giorni viene discussa, presso la Commissione Europea, un progetto di “Regolamento” sulla supervisione bancaria a livello europeo che - se approvato - avrebbe un impatto significativo sull’esercizio dell’attività di vigilanza, una delle funzioni fondamentali della Banca d’Italia, alla quale è addetta una parte rilevante e altamente qualificata della nostra forza lavoro, sia in Amministrazione Centrale, sia presso le Filiali.
Secondo la bozza anticipata dal “Sole 24 Ore”, la Banca Centrale Europea avrebbe infatti “pieni poteri di vigilanza su tutte le banche della zona euro, indipendentemente dalla loro dimensione, a partire dal primo gennaio 2014”, dopo la fase transitoria che avrà durata di un anno.
L'istituzione di un Organismo unico di vigilanza bancaria, con compiti chiave di sorveglianza su tutte le circa 6.000 banche della zona euro, prevede che solo alcuni compiti di vigilanza rimangano in capo alle competenti Autorità nazionali.
E’ del tutto evidente che una simile prospettiva avrebbe - in tempi brevissimi - impatti sulla complessiva organizzazione della Banca d’Italia.
Alla luce di quanto sopra evidenziato, il SIBC chiede preliminarmente di conoscere quale sia la posizione della Banca d’Italia in ordine al merito del richiamato “Regolamento”. Tutti hanno potuto constatare la maggior tenuta dimostrata dal sistema bancario italiano nell’affrontare la crisi finanziaria internazionale rispetto a quello di numerosi altri Paesi europei; una solidità che - insieme ad altri fattori - deve essere ricondotta anche alla capacità della “nostra Vigilanza” e alla professionalità e dedizione dei lavoratori addetti.
Il Sindacato Indipendente chiede inoltre quali valutazioni siano in corso da parte del Direttorio circa le possibili ricadute, attuali e prospettiche, di tale provvedimento sull’assetto organizzativo della Banca, al fine di tenere costantemente informati le colleghe e i colleghi (oltre ai loro rappresentanti) che quotidianamente prestano un’opera di grande rilievo nel funzionamento e nella reputazione pubblica dell’Istituto.
E’ appena il caso di rammentare, infatti, che la recente riorganizzazione dell’Area Vigilanza risente negativamente, ancora oggi, dell’essere stata concepita e messa in atto in assenza di un’ancorché minima partecipazione al progetto consentita alle strutture e ai lavoratori dell’Area.
Il SIBC ritiene inaudito che, ancora oggi, i lavoratori della Banca siano costretti ad apprendere unicamente dagli organi di stampa, fondamentali informazioni sull’evoluzione strutturale dei compiti e dell’organizzazione dell’Istituto nel quale impiegano la propria professionalità, con dedizione e competenza.
In attesa di un sollecito e fattivo riscontro, Le inviamo distinti saluti.
Roma, 10 settembre 2012
p. LA SEGRETERIA NAZIONALE