Con una sentenza emessa ieri, la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionali i tagli disposti dal D.L. n. 78/2010, nelle parti in cui - fra l’altro - disponevano che "i trattamenti economici complessivi dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, previsti dai rispettivi ordinamenti”... venissero “ridotti del 5% per la parte eccedente i 90.000 euro fino a 150.000 euro, nonché del 10% per la parte eccedente 150.000 euro".
La stessa Corte ha altresì bocciato il decreto nella parte in cui disponeva che - in tema di compensi dei magistrati - non venissero “erogati, senza possibilità di recupero, gli acconti degli anni 2011, 2012 e 2013 ed il conguaglio del triennio 2010-2012".
Ci permettiamo di far notare all’illustre Direttorio che si tratta esattamente - nel primo caso - di una delle misure attuate dall’Amministrazione per la c.d. “applicazione della manovra finanziaria” al personale della Banca d’Italia.
Si tratta inoltre, nel secondo caso, di misura analoga - e anzi, mutatis mutandis, persino più blanda - a quella attuata unilateralmente e senza specifica prescrizione di legge nei confronti di tutto il personale, con il blocco della contrattazione e del recupero dell'inflazione per il triennio.
Sulla base di questa fondamentale sentenza, per il SIBC Sindacato Indipendente la Banca è a questo punto obbligata - senza se e senza ma - a riconsiderare integralmente la manovra, a partire dai suoi gravissimi effetti discriminatori fra le generazioni, che il SIBC non ha mai lasciato e non lascerà mai scivolare nel dimenticatoio interessato di qualcuno.
Una manovra che, ricordiamo, è stata attuata unicamente a discapito di tutte le colleghe e i colleghi, ignorando invece tutte le altre misure previste per il contenimento delle "spese discrezionali" che, infatti, continuano a prosperare.
LA SEGRETERIA NAZIONALE
Premesso che il blocco delle retribuzioni per i dipendenti delle Banche Centrali si prefigurava come contrario al principio di indipendenza delle stesse, quali azioni avete intrapreso per ripristinare la situazione di "legalità"? Solo parole come gli altri sindacati? Vedremo!
RispondiEliminaRicorso al TAR, ancora in attesa di sentenza.
RispondiEliminaSperiamo che la sentenza della Corte su aspetti pienamente analoghi relativi alla magistratura sia di "supporto" per le tesi che abbiamo proposto.