Pubblichiamo integralmente la nota con la quale il Segretario Generale della Banca d’Italia risponde ai volantini diffusi sul tema dell’applicazione del decreto sulla c.d. “spending review”:
“Sono state diffuse comunicazioni sindacali relative all’emendamento approvato dalla V Commissione Bilancio del Senato sull’applicazione di taluni principi della spending review alla Banca d’Italia.
Si è trattato di una iniziativa parlamentare a cui questa Amministrazione era del tutto estranea.
La Banca, utilizzando i canali istituzionali, ha anzi subito espresso la propria contrarietà, chiedendo il rispetto dell’autonomia e della indipendenza finanziaria dell’Istituto; tale posizione è stata considerata in Senato, dove la norma è stata modificata.
Abbiamo avviato da tempo una politica volta ad aumentare l'efficienza nell’uso delle risorse e a risparmiare mezzi finanziari; i risultati della gestione sono pubblici e dettagliatamente esposti nel bilancio della Banca.
La ricerca dell’efficienza e del contenimento dei costi proseguirà, nel rispetto dell’ordinamento dell’Istituto, che prevede e tutela il confronto con i sindacati nelle materie oggetto di contrattazione.
Una in particolare delle citate comunicazioni contiene alcuni passaggi denigratori nei confronti del Direttorio. Riservata ogni eventuale iniziativa a questo riguardo, formulo l’auspicio che la dialettica sindacale possa beneficiare di un clima disteso e costruttivo, anche con l’utilizzo di un linguaggio appropriato.”
In proposito, il SIBC prende atto con soddisfazione che l’Amministrazione abbia formalmente dichiarato la propria estraneità rispetto all’iniziativa parlamentare e – soprattutto – che abbia espresso attraverso “i canali istituzionali” la propria contrarietà, affinché venisse rispettato il principio “dell’autonomia e della indipendenza finanziaria dell’Istituto” (perché solo "finanziaria"? ndr).
Va peraltro osservato – in relazione alla asserita “modifica” in Senato delle norme riferite alla Banca d’Italia – che le notizie sul testo approvato in Aula, sventuratamente, non evidenziano alcuna modifica migliorativa rispetto all’emendamento da noi dettagliatamente illustrato nella newsletter sottostante, di lunedì 30 luglio.
Inoltre, proprio perché ben consapevoli che il singolare paragrafo conclusivo del Segretario Generale non si riferisce alla comunicazione del SIBC, ci permettiamo di rammentare al Vertice della Banca che un “clima disteso e costruttivo” passa anche, necessariamente, attraverso il pieno riconoscimento del diritto di critica, tanto più quando essa viene rivolta al “soggetto forte” del confronto negoziale. Toni minacciosi come quelli utilizzati sembrano contraddire gli obiettivi dichiarati nella stessa frase, e appartenere a culture estranee a quella che storicamente ha caratterizzato e fatto grande la nostra Istituzione.
Roma, 1 agosto 2012
LA SEGRETERIA NAZIONALE
LA SEGRETERIA NAZIONALE
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