lunedì 6 febbraio 2012

La scomparsa del maltempo

ULTIMORA  - LA BANCA ACCOGLIE L'ISTANZA DI CONCESSIONE DEL PERMESSO PER ASSENZE ROMANE. Rallegrandoci della decisione assunta, il Sindacato Indipendente Banca Centrale chiede che analoga misura sia assunta per tutte le Filiali che hanno subito analoghi o maggiori problemi rispetto a quelli dell'Area Romana, anche in relazione alla necessità di pendolarismo che comprende molte colleghe e colleghi coinvolti nella riorganizzazione territoriale.
Parimenti, il SIBC chiede di conoscere quale trattamento compensativo la Banca intenda riconoscere a favore di chi oggi si è recato regolarmente a lavoro.
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Questa Newsletter è basata sulle condizioni meteo, sullo stato della viabilità e sulle ordinanze emesse nel Comune di Roma. Invitiamo tutti i colleghi a darci testimonianza dei casi analoghi nelle diverse città italiane. 

Quel pericoloso sovversivo del Prefetto di Roma ha disposto la chiusura degli uffici pubblici per tutta la giornata di lunedì 6 febbraio.
Lo ha fatto in considerazione del prolungamento dello “stato di allerta” da parte delle strutture della protezione civile.
Lo ha fatto perché “il perdurare delle condizioni meteorologiche avverse.. potrebbe determinare situazioni di pericolo” per la circolazione stradale urbana, con conseguente “pericolo per la sicurezza pubblica e l’incolumità degli stessi cittadini”.

In Banca d’Italia, il Prefetto di Roma non conta niente, da noi il sole splende e fa un caldo ferragostano. Nonostante gli appelli lanciati anche nel corso del fine settimana, l’Amministrazione ha fatto sapere a tutti i sindacati - sin da domenica 5 febbraio - che la Banca apriva regolarmente, con buona pace per la sicurezza pubblica e, soprattutto, per l’incolumità dei propri dipendenti.

Come noto, noi dipendenti della Banca d’Italia diventiamo pubblici solo quando si tratta di tagliarci lo stipendio. Anche se ci restano addosso per una vita, è questione di attimi. Passati quegli istanti, torniamo a essere considerati dalla Banca dei marziani, che quindi, di norma, raggiungono il posto di lavoro a bordo di qualche meravigliosa astronave.

Non paga di ignorare l’input della Prefettura, infatti, l’Amministrazione si è fatta beffe anche dell’ordinanza del Sindaco di Roma che ha disposto il divieto di circolazione (fino alle 12 di lunedì 6 febbraio) per tutti gli autoveicoli sprovvisti di catene o gomme termiche, e per tutti i ciclomotori.
E l’Amministrazione ignora anche che il c.d. “piano neve” del trasporto pubblico  ha implicato la soppressione e/o la rilevante riduzione del servizio della maggioranza delle linee di trasporto urbano.

Ben conoscendo l’interesse “spasmodico” della Banca per la “conciliazione dei tempi di vita e lavoro”, non proviamo nemmeno a citare il fatto che casualmente oggi a Roma sono chiuse anche le scuole (compresi nidi e materna della Banca!!). Fatto che evidentemente porrà ulteriori difficoltà alle famiglie delle lavoratrici e dei lavoratori della Banca d’Italia.

Resta una domanda ineludibile: come dovrebbe arrivare in Banca (e magari pure in orario) chi si trova improvvisamente privato di trasporti pubblici e non dispone di catene? Astronavi a parte, intendiamo.
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La concreta impossibilità di raggiungere in condizioni di sicurezza il posto di lavoro non può essere considerata “discrezionalmente” dall’Amministrazione, né fatta ricadere “a posteriori” sui lavoratori.

Per questo, alla luce dei dati di fatto sopra enunciati, diffidiamo l’Amministrazione della Banca d’Italia dal penalizzare, in qualsivoglia forma, ritardi e assenze del personale della Banca d’Italia che nella giornata odierna - e fino a ristabilimento della situazione di normalità della viabilità - attesti di non essere in grado di raggiungere il posto di lavoro in condizioni di sicurezza.
Invitiamo altresì l’Amministrazione a diramare indicazioni chiare a tutti i propri dipendenti, anche attraverso il proprio sito internet.

5 febbraio 2012

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