Egregio Governatore,
il Sindacato Indipendente Banca Centrale è da anni impegnato nel perseguire la massima trasparenza nella gestione del personale da parte dell’Amministrazione della Banca d’Italia.
Una battaglia sulla carta assai agevole, dal momento che la Banca d’Italia sarebbe obbligata a ispirare le proprie scelte alla massima efficienza e oggettività, e per questo non dovrebbe temere il vaglio “trasparente” delle Organizzazioni Sindacali, di ogni lavoratore e persino del “mondo esterno”.
Nei fatti, tuttavia, la ricerca di trasparenza trova ostacoli irragionevoli e ingiustificabili su argomenti che riguardano l’intero personale. Pensiamo alle gratifiche super-segrete della dirigenza (quelle dei Funzionari sono talmente basse che vengono tranquillamente rese pubbliche, gli altri non le hanno proprio). Pensiamo ai criteri attitudinali per l’avanzamento del personale nei concorsi interni. Pensiamo ai meccanismi discriminatori di ripartizione dell’offerta formativa, sui quali L’abbiamo recentemente invitata a un intervento.
Pensiamo, anche, alla iniqua opacità che avvolge - quasi fosse un segreto di Stato - la programmazione delle promozioni dei Dirigenti, a dispetto di quanto avviene per ogni altro grado, in occasione dell’illustrazione degli organici previsti per l’anno successivo.
Non Le sfuggirà che si tratta di una questione di trasparenza fondamentale per un Istituto come il nostro, troppo spesso oggetto di attenzioni non benevole dall’esterno. Quale giustificazione potrebbe essere data, a fronte di una ribadita volontà di tenere segreti numero e posizioni delle promozioni programmate per i gradi più elevati, quando la Banca d’Italia stessa è tanto minuziosa sulle promozioni per gradi di minore rilevanza nella scala gerarchica?
Ci aspettiamo da Lei un cambiamento, proprio sul terreno della trasparenza. La reticenza sulla pianta organica e sulle promozioni programmate della dirigenza rappresentano un elemento di grave debolezza per l’Istituto e per tutto il personale, a ogni livello gerarchico.
Quale sarebbe il motivo di riproporre questa incomprensibile opacità?
Il malcontento che farebbe seguito alla diffusione e alla comparazione delle percentuali rispetto agli altri gradi, compresi i “direttivi non dirigenti”? Se tale malcontento sarà ingiustificato, sarà facile farlo comprendere.
O perché non è possibile sapere in anticipo fin dove “bisognerà scendere” in graduatoria per promuovere che si è già deciso che sia promosso?
Il SIBC non ritiene che questa situazione sia più tollerabile.
Il SIBC chiede pertanto - al fine di una trasparente gestione del personale - che in occasione della prossima informativa sugli organiciprevisti per l’anno 2013, la Banca renda noto il dettaglio delle posizioni previste in organico per singolo grado, anche della compagine dei Dirigenti, al pari di quanto già avviene per Funzionari e “altri non Direttivi”.
Analogamente, andrà fornito il numero delle promozioni che la Banca ha in programma per ciascuno dei cosiddetti “gradi superiori”, al pari di quanto già avviene per Funzionari e “altri non Direttivi”, posizioni gerarchiche di assai più ridotto contenuto funzionale.
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Analogamente, trasparenza ed equità vorrebbero che venisse data regolarizzazione della posizione lavorativa di tutte le colleghe e i colleghi impegnati in Banca.
Il “personale a contratto” è parte integrante di queste colleghe e questi colleghi, chiamati in una molteplicità di situazioni a svolgere ruoli in tutto e per tutto “istituzionali”: nel campo della salute e della sicurezza, nella gestione degli archivi, nella cura del tempo libero dei dipendenti.
Sul punto, con nota del 17 luglio u.s., l’Amministrazione aveva assunto un preciso impegno, preannunciando un concreto riscontro sulla questione, che era “all’attenzione delle Strutture competenti... non appena concluse le analisi in corso”.
A distanza di quattro mesi da quella dichiarazione, ancora nulla è dato sapere circa gli intendimenti dell’Amministrazione. Un ritardo difficilmente giustificabile per una questione di evidente iniquità nei confronti di lavoratori che prestano quotidianamente servizio assieme a tutti gli altri dipendenti a ruolo della Banca d’Italia.
Cogliamo l’occasione per inviarLe distinti saluti.
Roma, 21 novembre 2012
p. LA SEGRETERIA NAZIONALE
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