giovedì 6 dicembre 2012

Mense per Marziani



Il SIBC ha più volte denunciato l’insostenibile conduzione del servizio mensa da parte della società vincitrice l’appalto 2009.

Scrivemmo a ottobre 2010: “dal 2009 il SIBC denuncia lo scomposto tentativo della Banca di risparmiare sulla nostra pelle, anzi sui nostri stomaci: l’appalto appena assegnato era infatti basato solo “formalmente” su un complesso di fattori quali-quantitativi. L’unico fattore davvero rilevante per aggiudicarsi la gara era il risparmio per “mamma Banca”. Solo con un appalto siffatto fu possibile riesumare il peggiore gestore di mensa degli ultimi decenni: la Onama (ridenominata Compass), che ai suoi tempi era stata accompagnata alla porta d’uscita per una serie di disservizi di cui molti colleghi serbano imperitura memoria.

Naturalmente, la nostra Amministrazione ha fatto finta di nulla. Anzi, si è proprio girata dall’altra parte, consentendo che una società con un passato così “burrascoso” potesse gestire il contratto di appalto firmato in modo “disinvolto”, con una gestione del servizio sempre più scadente che solo in sporadici casi è stata contestata formalmente alla Compass.

In questi tre anni, a Roma e in diverse Filiali servite, sono state innumerevoli le segnalazioni di mancato rispetto del contratto, cibi scaduti, sostituzioni dei menu con pietanze scadenti, assenza completa di vivande, sparizione dei cibi a metà turno, segnalazioni di inquietante mancanza di igiene, e molti altri disservizi.

Chi paga per tutto ciò?
E chi ci ripaga per tutto ciò?
Nessuno, perché una cattiva alimentazione non è compensabile in alcun modo.
Nessuno, perché le strutture competenti appaiono sorde e cieche davanti al problema.

Esempio: durante uno specifico incontro sul tema mensa che ottenemmo nel giugno 2011, l’allora Funzionario Generale dell’Area, dottor Proia, si impegnò ad attivare le procedure per far sì che la nuova gara d’appalto venisse svolta nei tempi dovuti, evitando che il contratto in corso, in scadenza 18 mesi dopo (il prossimo 31 dicembre, ndr), dovesse essere prorogato.
Dopo di allora, il Funzionario Generale venne destinato ad altro incarico (risulterebbe essere addirittura il Segretario generale della Banca, ndr), mentre la Capo Servizio di Acquisti -che non è cambiata- non ha purtroppo dimostrato altrettanta sensibilità nel rispetto di promesse e scadenze.

Cosicché c’è voluto un anno (un anno!!) solo per bandire una gara d’appalto per il nuovo servizio mensa, e - grazie alle nostre istanze - su basi apparentemente più equilibrate rispetto al “minor costo per la Banca”.
Abbiamo dovuto aspettare settembre 2012 per l’apertura fatidica delle buste.
Dopo di allora, il nulla.

Il Servizio Acquisti fornisce ai colleghi meno informazioni delle sonde su Marte.
Nonostante i ripetuti richiami alla trasparenza, e nonostante le sollecitazioni inviate dal SIBC (l’ultima, lo scorso 9 novembre).
Nonostante la palese contraddizione fra i rilievi fatti dal Servizio e da alcune Commissioni mensa (purtroppo solo alcune) che hanno lavorato nell’interesse dei colleghi.
Nonostante la società sopperisca agli scioperi sacrosanti dei lavoratori Compass con panini preconfezionati “non conformi al capitolato” e scadenti il giorno successivo (come rilevato dalla Commissione mensa del C.D.M.).
Nonostante siamo ormai al paradosso nelle sostituzioni dei menu previsti dal capitolato; solo un esempio, che non risulta rilevato dalla mensa di Palazzo Koch: in 10 giorni dello scorso mese di ottobre, sono stati cambiate oltre 40 pietanze rispetto a quanto pattuito.
E la Banca che fa? Proroga? Bene, bravi, bis!?!

Il SIBC ritiene sia ora di finirla con questa pantomima.
Abbiamo il DIRITTO DI SAPERE cosa sta avvenendo.
Abbiamo il DIRITTO DI SAPERE se ci sarà la proroga e per quanto tempo.
In caso affermativo, abbiamo il DIRITTO DI SAPERE per quale motivo 18 mesi di tempo non sono stati sufficienti ad assegnare un nuovo appalto mensa.
Abbiamo DIRITTO AL RISPETTO per la salute di ognuno.
Ricordiamocelo tutti: chiedere rispetto per i propri diritti non è MAI chiedere troppo.

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